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indipendenza energetica

Ricerchiamo terreni in zone industriali, artigianali o anche agricole, da acquistare o affittare in diritto di superficie.

Area minima.
L’area minima richiesta è 1 ettaro ed è possibile, in caso di aziende agricole, continuare la propria coltivazione o il proprio allevamento senza che l’impianto ne condizioni la resa. Anzi con le nuove normative, è possibile aggiungere la redditività proveniente dall’attività agricola a quella di affitto dell’impianto fotovoltaico.

Tipologia
I terreni più indicati ricadono in zone industriali, artigianali o agricole in assenza di vincoli.

Aspetti migliorativi
Le condizioni preferibili per l’installazione che influiscono sui calcoli delle cifre erogate dall’azienda, sono quelle dove ci sono aree pianeggianti, cabine elettriche nelle vicinanze.Secondo la destinazione d’uso è possibile installare il fotovoltaico solo in percentuali variabili.

Vendita
In caso di vendita l’azienda offre cifre che dipendono dalla destinazione d’uso dell’area e dai vincoli a cui è soggetta, per cui è possibile l’utilizzo del fotovoltaico da un minimo del 20% fino al 100% dello spazio in caso di zone industriali, artigianali, adiacenti a cave o situazioni simili.

In soldoni andiamo dai 20.000 ai 70.000 euro all’ettaro, variabili anche in presenza di cabine elettriche accessibili.

Affitto
Per quanto riguarda il diritto di superficie l’azienda offre dai 2000 euro a ettaro all’anno ai 3.500/4.000 euro per 35 anni complessivi con la possibilità di attualizzare la cifra senza aspettare i 35 anni ma prendere subito una congrua percentuale dell’intero importo

Le cifre di cui sopra ovviamente possono adeguarsi in base anche alle normative in vigore al momento della trattativa/stipula.

L’Iter

La procedura è molto semplice:

una volta firmato un preliminare condizionato (perchè dobbiamo avere l’assenso di Enel/Terna),

  • si attendono 150 giorni per la risposta.
  • In questa prima fase un 10% della cifra accordata può essere già erogata.
  • Dopodichè si attendono dai 18 ai 24 mesi (dipende dalla situazione) per le autorizzazioni all’installazione.

 

Il saldo viene versato ad autorizzazione ricevuta.

 

Qualche informazione in più

Agrivoltaico od anche agrovoltaico, agri fotovoltaico, agro fotovoltaico, agri-pv, agrisolare, è un sistema di produzioni agricola e fotovoltaica realizzate sul medesimo terreno. Nel sistema agrivoltaico i pannelli fotovoltaici sono montati ad un’altezza da terra sufficiente per consentire pratiche di coltivazione convenzionali sul terreno sottostante. Tra gli obiettivi del sistema agrivoltaico vi sono la preservazione dei terreni all’utilizzo agricolo, l’ausilio alle coltivazioni idonee tramite l’ombreggiamento che ne riduce la richiesta idrica, la funzione di sostegno delle piante, il contributo alla regimentazione delle acque piovane, una parziale protezione antigrandine e ad altri fenomeni di precipitazioni e condizioni climatiche estreme. Nell’agrivoltaico la funzione di produzione di elettricità fotovoltaica del sistema è una funzione ulteriore alla produzione agricola.
La serra è un ambiente artificiale che crea un microclima di temperatura, irraggiamento ed umidità idoneo alla vegetazione di piante per scopi alimentari, vivaistici, ornamentali o altro. Le serre in Italia presentano norme costruttive codificate da regolamenti regionali che comprendono anche la gestione delle acque meteoriche e comportano la creazione di un ambiente chiuso da pareti. Nelle serre fotovoltaiche la copertura è sostituita in parte da pannelli fotovoltaici opachi o parzialmente trasparenti. Per la particolare conformazione delle serre, sono stati predisposti pannelli fotovoltaici di formati e dimensioni opportune (ad esempio per le serre a tunnel). La copertura e la riduzione di irraggiamento che ne consegue comportano una selezione delle specie vegetali coltivabili in serra fotovoltaica e influenzano il buon esito delle coltivazioni. Il bilancio energetico nelle serre agrivoltaiche deve tenere conto anche della riduzione dell’effetto serra che l’ombra dei pannelli fotovoltaici tende a ridurre aumentando le eventuali esigenze di riscaldamento delle serre stesse.
La funzione che più qualifica l’agrivoltaico è la preservazione dei terreni all’utilizzo agricolo alimentare. L’agrivoltaico consente di condurre coltivazioni agricole con metodi convenzionali anche meccanizzati. La sopraelevazione dei pannelli fotovoltaici e la percorribilità del terreno con mezzi meccanici agricoli sotto i pannelli distinguono l’agrivoltaico dall’impianto fotovoltaico a terra convenzionale. Il terreno mantiene quindi la sua fertilità e può passare da un utilizzo agricolo seminativo a tipi di coltivazioni a più alto valore come l’orticoltura, la frutticoltura o il vitivinicolo. Il mantenimento del manto e della massa vegetale contrasta la decarbonizzazione dei terreni. L’uso del terreno come pascolo per animali è considerato agrivoltaico da alcune definizioni. Da altre definizioni il pascolo è considerato solo parzialmente agrivoltaico se non consente la transitabilità con mezzi meccanici sotto ai pannelli fotovoltaici.

La crescita di alcuni ortaggi (lattuga e cetriolo) sotto l’ombreggiamento dei pannelli, viene leggermente rallentata solo nelle prime tre settimane dando al termine del ciclo produttivo un risultato similare alla coltivazione in pieno sole.  Altri ortaggi come i cavolfiori possono raddoppiare la produttività. Un altro esempio studiato è quello della vite, pianta che appartiene alla famiglia delle liane che generalmente sono rampicanti e che vivono anche in parziale ombreggiamento: l’ombreggiamento agrivoltaico ha fatto rilevare un minore “stress idrico” delle piante durante i periodi di caldo e irraggiamento intensi, con un risultato positivo sulla crescita dei frutti. Altre coltivazioni che tipicamente si trovano in ombreggiamento parziale sono quelle dei “frutti di bosco“, more, ribes, goji, mirtilli e funghi solitamente collocate sotto la chioma di altre specie vegetali di maggiore altezza.

Le specie vegetali che richiedono un forte irraggiamento diretto non hanno dato risultati positivi con l’agrivoltaico anche se vi sono sperimentazioni in corso ad esempio sul mais ed altri cereali. Nei contesti dove l’ombreggiamento agrivoltaico è minimale (15%) si sono ottenuti risultati positivi anche con le coltivazioni seminative tipicamente effettuate in pieno sole (miglio, frumento).

L’ombreggiamento delle serre agrivoltaiche ha dato risultati non sempre positivi. All’aumentare dell’ombreggiamento si riduce la produttività della serra in misura contenuta se l’ombreggiamento non supera il 25%, in misura significativa se l’ombreggiamento raggiunge o supera il 50%. In particolare alcune esperienze fatte con la serricultura di specie vegetali che richiedono un intenso irraggiamento (pomodoro), non hanno dato risultati positivi con l’ombreggiamento per la forte riduzione della radiazione solare (- 64%) e l’aumento di utilizzo energetico per il riscaldamento della serra. Esperienze analoghe sono state rilevate in serra nella coltivazione della cipolla che ha dato risultati di crescita inferiori nella serra ombreggiata.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Agrivoltaico